L’occupazione modernista della gerarchia suscita le prime avvisaglie di una resistenza cattolica
Alcuni fatti recenti insieme a due nuove ricostruzioni degli eventi conciliari ripropongono il tema dell’occupazione modernista della Chiesa di Roma.
I fatti
L’insegnante di religione, cattolico, perseguitato dai superiori modernisti
Il primo fatto lo riporta Marco Tosatti [1]. Siamo in Belgio.
Arnaud Dumouch è un insegnante di religione. Fin dagli inizi fu osteggiato da un sacerdote modernista che giunse ad abusare del suo ruolo di Ispettore del corso per esonerarlo. Dumouch trova comunque lavoro all’istituto dei Lasalliani, a Chatelet, dove diventa di ruolo nel 2003. Nel 2010 però il sacerdote persecutore di Dumouch, una volta nominato vicario episcopale con delega all’insegnamento, scatena contro di lui una serie di ispezioni, che culminano con un primo processo canonico.
Ed ecco un primo capo d’accusa: “Come si può ancora seguire il Magistero, oggi, dopo l’affare Galileo?”
Ed ecco il secondo capo d’accusa, che è anche un rimprovero: “Lei ha insegnato che Cristo è davvero resuscitato! Ma non è che un simbolo! Lei fa dell’esoterismo!”
Infine l’ingiunzione: “Lei si deve concentrare su temi sociali, tolleranza e democrazia – è l’ordine. – La Trinità, la vita dopo la morte, il peccato e il perdono non interessano a nessuno. È ridicolo!”
Chiaro, no?
Arnaud Dumouch, nonostante il sostegno del card. Müller, subisce una sospensione di tre mesi.
Nel 2014 subisce nuove ispezioni, che si fermano dopo che, su consiglio dell’arcivescovo di Malines-Bruxelles e primate del Belgio André-Joseph Léonard [2], sporge denuncia per mobbing.
Ma nel marzo del 2015 una nuova ispezione scopre che gli allievi hanno preparato dei lavori sui miracoli di Lourdes. L’ispettore insorge: “I miracoli di Lourdes? Ma è della magia! Mi citi un solo miracolo del Vangelo che sia reale!”
Ancora più chiaro, no? Un prete della neo-chiesa mette sotto accusa un cristiano solo perché costui si ostina ancora a credere ancora al Vangelo e al Magistero della Chiesa Cattolica e, addirittura, a dar credito alle apparizioni mariane.
Evidentemente per molti preti e vescovi neo-modernisti è giunto il tempo di ripulire la chiesa dai rimasugli di forme religiose pre-conciliari. È oggi giunta l’ora di esibire la propria eresia in modo pubblico, senza remora alcuna. Addirittura di usare la tesi eretica come paradigma di ortodossia per condannare come una colpa il non conformarsi ad essa.
L’impudente esibizione è spiegabile con ragioni geografiche oltre che ecclesiali.
La ragione geografica è che siamo in Belgio, una nazione ex cattolica (come varie altre) dove sono in vigore leggi inumane, come quella che consente di praticare l'eutanasia anche su un minore, dove la Massoneria spadroneggia, tanto che Bruxelles passa per essere la città più massonica d’Europa.
La ragione ecclesiale è che la contestazione antiromana è ora al potere. Il suo primo atto pubblico fu nel 1989 una dichiarazione contro la nomina di Joachim Meisner a vescovo di Colonia [3].
Meisner è oggi in prima linea nel difendere l’ortodossia cattolica (sul matrimonio e non solo), è infatti uno dei quattro cardinali firmatari dell’appello che chiede al papa di chiarire le ambiguità presenti in Amoris Laetitia.
Il clima di paura in Vaticano
La recente visita in Vaticano di tre reporter americani riferisce di aver riscontrato un diffuso clima di ansia e di paura.
Chi prende le distanze da Papa Francesco viene segnalato ai superiori. Molti, in passato sempre disponibili, hanno oggi paura di parlare apertamente.
Giornalisti del Vaticano sarebbero stati più volte minacciati di non riferire nulla sulla lettera dei 4 cardinali.
Le conversazioni telefoniche sarebbero controllate, “il Vaticano appare come uno Stato che sta subendo un'occupazione” [4].
La battaglia finale è sul matrimonio e la famiglia
Che lo scontro finale sia sul matrimonio e la famiglia, è stato più volte anticipato. Una delle fonti di questa rivelazione è suor Lucia di Fatima.
Era il 1980 quando mons. Carlo Caffarra, incaricato di far partire il Pontificio Istituto per gli studi sul matrimonio e la famiglia, scrisse a suor Lucia, chiedendo le sue preghiere per questa iniziativa. Nella lettera in risposta, la suora confidò al futuro cardinale che matrimonio e famiglia saranno il terreno dello “scontro finale” tra il Signore e Satana e che coloro i quali lotteranno per il matrimonio e la famiglia subiranno persecuzioni [5].
È significativo che mons. Caffarra, nominato cardinale nel 2006, sia uno dei quattro Cardinali oggi firmatari dell’appello al papa a difesa della verità cattolica sul matrimonio.
Ma non mancano altre conferme.
A Ghiaie di Bonate nel 1944 la Madonna apparve ad Adelaide Roncalli con il titolo di Regina della Famiglia. Nel dipinto sul luogo dell’apparizione la Vergine Santa tiene fra le mani una coppia di tortore grigie, immagine evidente dell’amore matrimoniale.
Anche a Civitavecchia la Beata Vergine Maria rivela che: “senza una nuova conversione, molti pastori avrebbero tradito la propria vocazione, anche con grave scandalo… la Chiesa avrebbe conosciuto una nuova grande apostasia… attorno alla famiglia e alla vita si svolge la battaglia contro la dignità divina dell’uomo… il demonio vuole abbattere la Chiesa di Dio incominciando dalla piccola Chiesa domestica che è la famiglia; a questo scopo avrebbe fatto di tutto per minare l’unità della famiglia cristiana fondata sul matrimonio” (dichiarazioni del 23 giugno 2015).
Vi è un clima da resa dei conti, da battaglia finale. Il cardinale Brandmüller, un altro dei quattro cardinali firmatari dell’appello ha dichiarato “siamo al momento decisivo”.
Le ricostruzioni
I cardinali comunisti al Concilio Vaticano II
Si ritorna sempre così al punctum dolens: come è potuto accadere tutto questo?
Un primo indizio lo deduciamo dal terzo segreto di Fatima, che, secondo la volontà di Maria Ss.ma, doveva essere reso pubblico nel 1960. Ma Giovanni XXIII, dopo averlo letto, incurante della volontà della Madonna, seppellì invece il messaggio “al fondo degli archivi vaticani”; e su questo purtroppo fu d’accordo anche il cardinal Ottaviani (“era lì che meritava di rimanere”).
Cosa era di impedimento alla sua divulgazione? Secondo mons. Mario Boehm, che fu redattore de L’Osservatore Romano, il terzo segreto non fu rivelato a causa del contenuto spaventevole e destabilizzante, dato che vi si accennava ad una “infiltrazione della Chiesa a partire dai suoi vertici” [6]. Lo disse in una conversazione del giugno 1965 col filosofo Dietrich von Hildebrand.
Un secondo indizio lo ricaviamo da una lettera scritta nel 1995 dal cardinale Luigi Ciappi (1909-1996) al professor Baumgartner di Salisburgo: “Nel terzo segreto è predetto, tra le altre cose, che la grande apostasia nella Chiesa comincerà dal suo vertice”. E mentre di Boehm si presume, è del tutto certo che il cardinal Ciappi era una delle poche persone ad aver esaminato il testo del segreto nella sua interezza.
Del resto Nostra Signora a La Salette il 19 settembre 1846, quando apparve a Melania Calvat e a Massimo Giraud aveva profetizzato: “Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'Anticristo”.
Queste vicende sono note a molti.
Meno noto è quanto rivelato da Bella Dodd (1904 – 1969), membro del Communist Party of America e poi convertita nel 1952. Nel corso di un colloquio con von Hildebrand avvenuto nel 1965, svelò l’infiltrazione del Partito nella Chiesa: agenti del Partito comunista americano erano operanti dentro i seminari; non meno di quattro cardinali “tuttora attivi” avevano avuto a che fare con la sezione comunista in cui la signora operava [7].
Angelo Roncalli, i suoi referenti e la crisi di Cuba
Ancor più inquietante l’ipotesi lanciata da un sacerdote operante a Roma [8].
La crisi di Cuba (che iniziò il 15 ottobre 1962 e durò tredici giorni), che era da mesi latente, scoppiò pochi giorni dopo l’inizio del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962).
L’accorato messaggio che Giovanni XXIII fece pervenire il 25 ottobre agli ambasciatori delle due superpotenze, subito diffuso urbi et orbi, procurò al papa un subitaneo consenso planetario, “che delegittimò previamente chiunque avesse voluto criticare la sua indebita condiscendenza verso gli atti rivoluzionari che avevano già dirottato l’assise conciliare in senso modernista” [9]. La “sincronia quanto meno sospetta” degli eventi farebbe intravedere che Angelo Roncalli sia stato un uomo che almeno una delle due superpotenze appoggiava con tutto il suo peso politico. In sostanza il disastroso Concilio potrebbe essere stato condizionato dalle mene statunitensi, oltre che dalle pressioni dei circoli giudaici e dalle trame dei teologi modernisti avventatamente riabilitati.
Quanto sopra non sorprende se si conoscono i buoni rapporti di Angelo Roncalli con la Massoneria e l’ebraismo (come detto qui).
Il diplomatico svizzero Carl J. Burckardt dichiarò: "dopo di lui la Chiesa non sarà più la stessa".
E difatti, una volta salito al soglio di Pietro, Giovanni XXIII operò la svolta che ancora oggi condiziona la Chiesa.
Il rabbino David Rosen, direttore dell’American Jewish Committee, in un’intervista rilasciata all’agenzia Zenit, riconobbe che “l’insegnamento della Chiesa e il suo approccio con gli Ebrei, l’ebraismo e Israele, hanno subito una trasformazione rivoluzionaria”.
Jorge Mario Bergoglio - lo schema si ripete?
Anche l’attuale vescovo di Roma gode dell’appoggio della superpotenza americana.
La sua opera di intermediazione per il ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba ha avuto il plauso di Obama [10].
Il suo pilatesco querimonio sul sangue sparso, accompagnato da auspici generici sulla pace, ha contribuito a rafforzare la disinformazione sistematica dei media asserviti per i quali colpevoli erano sempre russi e siriani.
La realtà è molto diversa: gli ufficiali di area occidentale (USA, Israele e Turchia) e araba (Qatar, Giordania, Marocco, Arabia Saudita) catturati ad Aleppo est testimoniano come gli Stati che li hanno lì collocati fossero occultamente collusi con i ribelli (da essi stessi definiti “moderati”).
In particolare c'è chi sostiene che Bergoglio è in forte sintonia con l’establishment liberal che sta alla base dell’ultima fase della rivoluzione mondiale, quella volta all’abolizione dei residui vincoli tradizionali (la famiglia naturale, il gruppo etnico, la nazione, la religione) [11].
Martellante è l’invito papale all’accoglienza indiscriminata, al di là della ragione e facendo violenza alla vera carità cristiana, di chiunque arrivi sulla nostra terra. Trattasi di una provvidenziale copertura ideologico-religiosa all’invasione di masse islamiche orchestrata dai politici liberal americani e favorita dai loro accoliti europei, oltre che dai giudei [12].
Con l’enciclica ambientalista Laudato si’, con le omelie e con le interviste, il vescovo di Roma si è fatto paladino della causa ambientalista, rilanciando perfino la lotta al surriscaldamento globale, un’invenzione di Al Gore sostenuta da Obama.
Un favore all’amministrazione democratica USA è stato il porre il silenzio sui principi non negoziabili (in primis tutela della vita dalle minacce dell’aborto e dell’eutanasia, tutela della famiglia fondata sul matrimonio che deve essere protetta nella sua unità, stabilità e unicità).
Questo ha consentito alla Planned Parenthood (centrale abortista accusata di commercio di organi di nascituri) di limitare i danni per lo scandalo.
A Obama che nel 2013 aveva invitato la Corte Suprema degli Stati Uniti a liberalizzare anche a livello federale [13] i matrimoni omosessuali (cosa avvenuta il 26 giugno 2015), Bergoglio risponde con la sua famosa frase (“Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?”), con le udienze concesse a coppie di omo e transessuali, con l’accoglienza dei rappresentanti della lobby LGBT, con i silenzi sulle leggi approvate in USA ed in Italia contro la famiglia naturale.
Grazie alla desistenza di Roma, la poderosa macchina da guerra omosessualista ha così potuto continuare ad invadere spettacolo, sport e parlamenti con performance e appelli a favore della sodomia.
In soccorso alla teoria gender, sotto la cui egida si giungerà ad insegnare la perversione nelle scuole italiane (con una legge dal nome orwelliano di buona scuola), arriva l’idea (Amoris laetitia, n. 286) che “maschile e femminile non sono qualcosa di rigido”, corroborata da un minaccioso avvertimento contro il “condizionare la legittima libertà” e il “mutilare l’autentico sviluppo dell’identità concreta dei figli e delle loro potenzialità”.
Sempre a supporto della rivoluzione gender, il Pontificio Consiglio per la Famiglia ha pubblicato la prima lezione del programma di “educazione sessuale”.
Nelle recenti elezioni americane Bergoglio non ha fatto mancare il suo appoggio alla invasata Hillary Clinton, guerrafondaia sanguinaria (ha salutato l’atroce uccisione di Gheddafi con parole di giubilo) ed abortista estrema (è una sostenitrice della partial-birth abortion). Ha anche attaccato pesantemente Donald Trump per la sua “non cristiana” politica anti-immigrazione (febbraio 2016). Si tratta dello stesso Bergoglio che è contrario all’ingerenza della Chiesa in politica…
Ottimi anche i rapporti del Pontefice con esponenti dell’alta finanza ebraica.
È alle loro banche che ha consegnato le chiavi della cassaforte vaticana, ed è alle loro agenzie che ha dato i compiti di consulenza e vigilanza finanziaria.
I rapporti sono reciproci.
George Soros, lo speculatore che ha affossato la lira causando lo scippo del 6 per mille dei nostri risparmi perpetrato da Amato e l’odiosa tassa dell’ICI, oltre a promuovere le Ong che nell’intera Eurasia scatenano parate gay, assalti delle femen, rivoluzioni colorate e primavere arabe, ha dato il suo sostegno anche al papa e ad alcuni dei suoi collaboratori, come il cardinale Maradiaga e mons. Sanchez Sorondo [14]. Ha anche devoluto una cifra sostanziosa per “influenzare singoli vescovi… per la giustizia economica e razziale allo scopo di creare una massa critica di vescovi allineati col papa” [15]. L’ebreo miscredente (“l’anima distinta dal corpo è un invenzione umana”) si preoccupa dunque di tenere la Chiesa unita sotto l’amico papa!
La politica dell’accoglienza, presentata come la “religione dei ponti” opposta alla “religione dei muri”, che è divenuta il leit-motiv del pontificato di Francesco, indica un’oggettiva convergenza strategica tra George Soros e il papa gesuita ‘venuto dalla fine del mondo’.
Le idee in comune con la Massoneria
L'impressione che si ricava da quanto sopra è che l’agenda della chiesa Bergogliana ricalchi sempre più quella delle élite che controllano il pianeta, perciò non stupisce che molte idee gettate nell’arena dal papa argentino siano in forte sintonia con i dogmi della setta massonica.
Un primo punto è costituito dall’antropocentrismo e dalla conseguente esaltazione della “inalienabile dignità della persona umana” [16], la quale sussiste “indipendentemente dalla religione, dalla provenienza, dalla ricchezza o dalla povertà” [17].
Il che equivale porre la verità e la legge oggettiva in subordine a quella che l’uomo si dà da se stesso.
Un secondo punto è costituito dalla struttura circolare dialogo-dubbio-dialogo, il cui corollario è la condanna del proselitismo.
È il valore infinito della dignità umana che porta inevitabilmente all’affermazione che la verità non esiste fuori di noi, bensì nasce da noi, in altre parole che “la verità non esiste senza il dialogo” [18] e si deve rinunciare “alla pretesa che le proprie idee e tradizioni siano uniche ed assolute” [19]. Detto da chi deve annunciare la Rivelazione divina…
Questo è proprio ciò che pensa anche l’attuale Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani Stefano Bisi: “La nostra cultura è da sempre una ed una sola: quella del dialogo” [20].
La seconda conseguenza dell’antropocentrismo è l’elogio del dubbio, quando afferma che la Fede sia sempre legata al dubbio (L’Osservatore Romano, 21 settembre 2013) e che “un cristiano che non abbia sentito questo è un cristiano che si accontenta con un po’ di mondanità” (visita a Villa Nazareth, Roma 18 giugno 2016). Detto da chi ha il compito di confermare i fratelli nella fede …
Per il prelato argentino non vi è alcuna certezza se non in ciò che avrebbero di comune le religioni, l’ “amore” [21]. Un amore senza Logos, privo di contenuti, aperto ad ogni concezione della divinità.
Si tratta della stessa idea caliginosa di fede che permea tutto il mondo eretico del secondo millennio, dai Fratelli del Libero Spirito a Valdès finendo col Modernismo, e che giustifica il dialogo interreligioso (e così il cerchio si chiude in se stesso).
Per mettere definitivamente al bando la pretesa di possedere la verità, l’eletto papa ha cominciato il suo contro-apostolato equiparando surrettiziamente la missione evangelizzatrice al “proselitismo”, parola adeguatamente caricata di negatività dai seguaci della Libera Muratoria.
Una volta condannato il proselitismo come una “sciocchezza” (24 settembre 2013), che “oggi - grazie a Dio – [è stata] cancellata dal lessico pastorale” [22], la neo-chiesa può tranquillamente accantonare la missione finalizzata alla conversione per autolimitarsi al mero accompagnamento umanitario, a “fare un tratto di strada insieme”.
L’essere ateo o seguire false religioni diventa uno stato in cui si può rimanere senza alcuna necessità urgente di conversione[23].
In un crescendo rossiniano il proselitismo finisce per essere additato come “un peccato… un atteggiamento peccaminoso” [24]. E pensare che il Redentore aveva comandato: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni” (Mt, 28,19).
Un altro dogma massonico sostenuto dall’attuale successore di Pietro – sulla scia del papa polacco – è la laicità dello Stato. Dice dunque il vescovo argentino (in linea con la dichiarazione vaticanosecondista sulla libertà religiosa Dignitatis humanae): “Gli stati devono essere secolari, quelli confessionali finiscono male. Sono contro la storia” [25].
Sintomatico è quello che ha detto il 1° marzo 2016 ai Poissons Roses, socialisti di “ispirazione cristiana”: “La vostra laicità è incompleta... La Francia deve diventare un Paese più laico”. Laicité è infatti la parola d’ordine delle logge transalpine che guida l’azione dei politici della République.
L’aconfessionalità del vescovo di Roma giunge a fargli negare la benedizione apostolica quando sono presenti dei non cattolici, sostituita con una “benedizione silenziosa, rispettando la coscienza di ognuno” [26].
Le sponde con le varie Massonerie
Numerosi gli omaggi a Massoni e ad esponenti notoriamente vicini (radicali e comunisti).
Il 28 novembre 2014 ha chinato il capo davanti alla tomba del fondatore, con l’appoggio dei bolscevichi, della Turchia laica, Kemal Atatürk, responsabile di aver avallato e continuato il massacro degli armeni.
L’8 febbraio 2016 Bergoglio ha elogiato “tra i grandi dell'Italia di oggi” l’importatrice dell’aborto in Italia, l’efferata Emma Bonino, e lo strano comunista Giorgio Napolitano, reo di aver respinto il decreto che avrebbe salvato Eluana Englaro dalla morte procurata (6 febbraio 2009).
La setta ricambia per cotanto collateralismo
Tra i primi a congratularsi per l’elezione di Francesco I troviamo due Gran Maestri.
L’argentino Angel Jorge Clavero a nome della Massoneria nazionale “saluta il compatriota che ha appena ricevuto tale alta onorificenza mondiale (sic)”.
L’italiano Gustavo Raffi, rallegrandosi, si permette di dare delle precise indicazioni “Con Papa Francesco nulla sarà più come prima. Chiara la scelta di fraternità per una Chiesa del dialogo. Il nostro auspicio è che il pontificato di Francesco possa segnare il ritorno della Chiesa-Parola rispetto alla Chiesa- istituzione, promuovendo un confronto aperto con il mondo contemporaneo, con credenti e non, secondo la primavera del Vaticano II. Il gesuita che è vicino agli ultimi della storia ha la grande occasione per mostrare al mondo il volto di una Chiesa che deve recuperare l'annuncio di una nuova umanità, non il peso di un'istituzione che si arrocca a difesa dei propri privilegi. Osserviamo con attenzione e rispetto come questo Papa stia accelerando i tempi di cambiamento epocale entro l’orizzonte di strutture tradizionalmente restie ad accogliere i fermenti di innovazione”.
Il nuovo Gran Maestro, Stefano Bisi, ha invitato ad “aiutare l’azione vigorosa e riformatrice di Papa Francesco… [che] qualche tempo fa dichiarò con tutta la grande umiltà e la grande forza pastorale del suo magistero: ‘Chi sono io per giudicare?’” [27].
Nel 2016 Bergoglio ricevette il Premio Kalergi-Carlo Magno, intitolato al massone Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, teorizzatore del meticciato.
Non mancano le ombre gettate sull’elezione di Francesco I: “alcuni Fratelli assicurano di aver contribuito direttamente, all’interno del Conclave, tramite degli amici fraterni, all’elezione di un uomo capace di rigenerare la Chiesa cattolica e la società umana nel suo complesso” [28].
Anche con la Massoneria ebraica i rapporti sono cordialissimi.
Da cardinale il 12 novembre 2012 ricevette nella Cattedrale di Buenos Aires i convenuti del B'nai B'rith argentino. Alla cerimonia di investitura papale la loggia ebraica era presente con David Michaels, direttore di una branca dell’organizzazione.
I giudei ricambiano le attenzioni ricevute.
L'amico rabbino Abraham Skorka gli dà atto dei passi in avanti “Riconosco un grande valore agli interventi di Bergoglio contro il proselitismo. È un punto sul quale batte con forza e con un’enfasi tutta speciale e ciò ha ancora più rilievo se consideriamo la cornice di evangelizzazione all’interno della quale questi interventi sono pronunciati. Dobbiamo infatti ricordarci come l’evangelizzazione, fino a poco tempo fa, fosse inevitabilmente associabile al proselitismo”.
Conclusione
Con quanto fin qui detto abbiamo solo sfiorato l’argomento, guardando al lato profano.
Il poliedrico Grande Liquidatore, profeta del dio delle sorprese, tiene alcune facce della sua costruzione intellettuale al riparo da sguardi indiscreti.
Quando addita una pace universale possibile col solo sforzo umano, quando predica la fratellanza di tutte le fedi accusando indistintamente i fondamentalismi religiosi di essere fomite di guerre, lì affiora inconfondibile il sogno di Comenius (⇒ v. qui), riportato alla ribalta, dopo averlo velato con espressioni apparentemente cristiane (il Cristo cosmico, punto omega dell’evoluzione), dal gesuita Teilhard de Chardin.
Il quale Teilhard pensava che per creare la religione di domani non poteva trovarsi posto migliore del tronco bimillenario della Chiesa di Roma. E questa distruzione di Roma ad opera di Roma era ciò che avevano progettato Bonaiuti, Fogazzaro e accoliti vari (⇒ v. qui).
La sostituzione dell’odiato Cattolicesimo, ultimo ostacolo al dominio globale, con una religione dell’uomo aperta ed inclusiva, è perseguita attivamente e senza tregua dalle Fratellanze.
Nel 1946 Julian Huxley primo direttore dell'Unesco, scrisse: “Notre action doit tendre à unifier le monde du point de vue de l’intelligence et de l’esprit. Quant à l’Eglise catholique, elle devra être peu à peu purgée de ses doctrines intransigeantes et particulières, et ne conservera que les expressions basilaires de la religion qui puissent être partagées avec une vaste fraternité religieuse et culturelle qui devra inclure tous les cultes et toutes les civilisations…”
Nel 2011 John Podesta, uomo legato a Soros e al papa, già presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton scriveva, in una mail, resa pubblica da Wikileaks lo scorso anno: ci stiamo attivando “per aprire una Primavera Cattolica, in cui siano i cattolici stessi ad esigere la fine di una dittatura medievale e l’inizio di un po’ di democrazia e di rispetto per l’uguaglianza dei generi”.
Il diavolo non conosce vacanza ed è anche ostinato.
Il metodo infatti è sempre lo stesso, tipico del Modernista: restare da infiltrati all’interno della gerarchia cattolica e negare le verità di Fede.
I Modernisti non hanno una fede alternativa, né rifiutano in blocco il depositum fidei. Si possono definire dei negazionisti graduali, posseduti da una volontà distruttiva inarrestabile. Aggrediscono una verità alla volta: allorché la negazione di una determinata verità di fede o norma etica viene generalmente accettata, si avventano sulla prossima preda. Si arresteranno solo quando ogni specificità cattolica sarà accantonata.
Il loro nichilismo non è teorico, ma un esito della prassi.
Oreste Sartore
07/01/2016
NOTE
[1] Marco Tosatti, Il disastro della Chiesa belga. Léonard, e il professore licenziato da una scuola cattolica. difendeva Lourdes e i miracoli del Vangelo, 19 dicembre 2016, sito dell’autore
[2] mons.Léonard ha dato testimonianza di altissima dignità davanti all’aggressione empia e belluina di un orda di Femen ammaestrate. Nel novembre 2015 ha dato le dimissioni dagli incarichi per raggiunti limiti d'età, ritirandosi a Gap, ove opera come cappellano del santuario di Notre-Dame du Laus. Il nuovo primate, Jozef De Kesel, si era distinto nel 2010 per aver auspicato l’abolizione del celibato sacerdotale.
[3] il 26 gennaio 14 professori di teologia firmarono la contestazione che verteva su tre punti: la scelta dei vescovi; l' attribuzione di cattedre nelle facoltà cattoliche, la condanna della contraccezione. Ad essa aderirono 163 teologi. Il 17 febbraio fu la volta da 51 professori di Lovanio, seguiti da 130 teologi dell'area francofona, il 19 aprile firmarono una protesta 62 spagnoli, infine a maggio si innestarono 63 italiani (fra i quali Enzo Bianchi e l'attuale vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla).
Quello dei 163 contestatori è stato un atto che, in modo violento e spettacolare, ha portato alla superficie il rovesciamento antropologico operato sull’abbrivio del luteranesimo, quello che fa della coscienza dell'uomo l'unica fonte legittima della verità e dell'etica (ad esempio sulla contraccezione). Ogni comportamento umano può in tal modo diventare legittimo, indipendentemente dal suo contenuto di verità e di morale e qualunque tentativo di dare un fondamento superiore al credere e all'agire non può non configurarsi come un atto che degrada e aliena la persona umana.
[4] Steve Jalsevac, Climate of fear in Vatican is very real, 16 dicembre 2016, sito lifesitenews.com
[5] Alice von Hildenbrand, intervistata dalla rivista Latin Mass, Estate 2001. V. anche: Alice Von Hildebrand getta nuova luce su Fatima, 4 dicembre 2016, sito unavox
[6] v. supra, Alice Von Hildebrand…
[7] Cesare Baronio, partendo da queste informazioni (cardinali operanti dal 1952 al 1965), ha stilato un elenco di 26 nomi che sicuramente contiene anche i 4 potenziali traditori, v. qui
[8] don Elia, Strettamente confidenziale, 17 dicembre 2016, sito lascuredielia
[9] v. supra, Strettamente confidenziale…
[10] Obama il 17 dicembre 2014 ha dichiarato: “Voglio ringraziare Papa Francesco, che è un esempio di come il mondo dovrebbe essere”
[11] la rivoluzione mira ad ottenere un agglomerato di individui senza storia, che aprioristicamente disprezzino il passato e siano attirati da qualsivoglia novità, guidati dall’istinto, dal politically correct e, in definitiva, dal mercato
[12] il 16-17 dicembre 2015 la Commissione bilaterale del Gran Rabbinato d’Israele e la Commissione della S. Sede per i rapporti religiosi con l’Ebraismo hanno firmato a Gerusalemme, un documento con cui si impegnano “a riconoscere i migranti come una risorsa benedetta, da accogliere e rispettare... quale potenziale contributo alla crescita positiva ed al progresso della società” e “ad influire sull’opinione pubblica e sulle norme di legge, al fine di regolare e perfezionare più efficacemente procedure d’immigrazione attente alle destinazioni preferite dai migranti stessi”.
[13] una legge federale introdotta sotto l'amministrazione Clinton, mentre obbligava il governo federale a considerare matrimoni solo le unioni fra persone di sesso diverso, autorizzava i singoli Stati della federazione a decidere se riconoscere o meno il matrimonio omosessuale celebrato al di fuori dei loro confini
[14] Cfr. Elizabeth Yore, WikiLeaks Bombshell: The Soros/Clinton/Vatican Partnership, The Remnant, 4 novembre 2016
[15] Lorenzo Bertocchi, Soros affossò la lira, adesso finanzia gay e rivoluzioni, La Verità, 27 dicembre 2016
[16] discorso al Congresso degli USA, 24 settembre 2015
[17] discorso alla Giornata Mondiale delle Gioventù del 2016
[18] Jorge Mario Bergoglio, La bellezza educherà il mondo, Bologna 2014
[19] Messaggio per la LVIII giornata mondiale delle comunicazioni sociali, 1 giugno 2014
[20] Stefano Bisi, lettera a Monsignor Negri, Arcivescovo di Ferrara, lei vuole farci tornare alle Crociate, La Nuova Ferrara, 17 novembre 2015
[21] v. video “Apostolato della Preghiera”, 6 gennaio 2016
[22] Abraham Skorka, Jorge Mario Bergoglio, Il cielo e la terra Milano, 2013
[23] cfr. anche il videomessaggio agli argentini per la festa di san Gaetano da Thiene, 7 agosto 2013: “vai a convincere un altro che si faccia cattolico? No, no, no! Vai ad incontrarlo, è tuo fratello. E questo basta”.
dichiarazione congiunta con il patriarca di Mosca Kirill, Cuba, 12 febbraio 2016: “La missione di predicare il Vangelo di Cristo nel mondo di oggi… comporta il rispetto reciproco per i membri delle comunità cristiane ed esclude qualsiasi forma di proselitismo”.
Il 1° ottobre 2016, a Tbilisi: “C'è un grosso peccato contro l'ecumenismo: il proselitismo. Mai si deve fare proselitismo con gli ortodossi”.
Il 13 ottobre 2016 a un gruppo di luterani in pellegrinaggio a Roma e ricevuti in udienza: “Non è lecito convincerli della tua fede, il proselitismo è il veleno più forte contro il cammino ecumenico”.
[24] La Civiltà Cattolica, intervista a Ulf Jonsson gesuita svedese, 28 ottobre 2016
[25] intervista a La Croix, maggio 2016
[26] udienza ai giornalisti, 16 marzo 2013
[27] v. supra, lettera a Monsignor Negri…
[28] Grande Oriente d’Italia, 16 marzo 2013