Quest'anno (2021), la domenica del 31 gennaio è la "Settuagesima", la domenica del 7 febbraio "Sessagesima" e la domenica 14 febbraio "Quinquagesima".
Perché sono chiamate così? Perché indicano rispettivamente la settima, la sesta e la quinta domenica avanti quella di Passione.
La Chiesa, dalla domenica di Settuagesima fino al Sabato Santo, tralascia nei divini uffizi l'Alleluia, che è voce di allegrezza, ed usa paramenti di color violaceo, che è colore di mestizia, per allontanare con questi segni di tristezza i fedeli dalle vane allegrezze del mondo ed insinuare in essi lo spirito di penitenza.
Nei divini uffizi della settimana di Settuagesima, la Chiesa ci rappresenta la caduta dei nostri progenitori, Adamo ed Eva, ed il loro giusto castigo; negli uffizi della settimana di Sessagesima ci rappresenta il diluvio universale mandato da Dio per castigare i peccatori; negli uffizi dei primi tre giorni della settimana di Quinquagesima ci rappresenta la vocazione di Abramo, ed il premio dato da Dio alla sua obbedienza ed alla sua fede.
Malgrado le intenzioni della Chiesa, nel tempo di Settuagesima, Sessagesima e Quinquagesima, più che in qualunque altro, si vedono tanti disordini di una parte di cristiani per malignità del demonio, il quale, volendo contrariare i disegni della Chiesa, fa maggiori i suoi sforzi per indurre i cristiani a vivere secondo i dettami del mondo e della carne.
Per conformarci ai disegni della Chiesa nel tempo del carnevale, bisogna stare lontani dagli spettacoli e dai divertimenti pericolosi alla salute delle nostre anime, e dedicare, con maggiore diligenza, dei momenti all'orazione e alla mortificazione, facendo qualche visita straordinaria al Santissimo Sacramento, specialmente quando è esposto alla pubblica adorazione; e ciò per riparare ai tanti disordini coi quali Dio in questo tempo viene offeso.
Chi per necessità si trovasse in qualche pericoloso divertimento del carnevale, deve prima implorare l'aiuto della divina grazia per evitare ogni peccato; poi recarvisi con grande modestia e riservatezza, e dopo, raccogliere lo spirito con la considerazione di qualche massima del Vangelo.
Catechismo Maggiore di S.Pio X