Nostro Signore Gesù Cristo ha fondato la Chiesa Cattolica come società spirituale, cioè un insieme ordinato di persone in vista di ottenere un fine, che è la gloria di Dio tramite la santificazione delle anime. Ogni società si fonda su un bene comune. Nella Chiesa il bene comune si identifica con i principali membri di essa: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, il cui possesso è possibile a tutti i membri di essa. (Vedi: Matt. 16, 16ss.; 1Giov. 1, 3).
Si accede alla Trinità tramite una sola via: l’Umanità di Gesù Cristo. Si deve essere incorporati in Lui per ottenerla. Per questo la Chiesa è detta Corpo mistico di Gesù Cristo. Questa unione a Gesù Cristo si ottiene tramite il Battesimo e gli altri Sacramenti.
Per far parte della Chiesa, oltre al Battesimo, occorrono due vincoli:
La professione della vera Fede (adesione dell’intelligenza a tutte le verità rivelate da Dio e insegnate dalla Chiesa come dogmi, cui si oppone il peccato di eresia)
La pace, frutto della carità, ossia il fatto di accettare di essere parte di tale società, cui si oppone il peccato di scisma.
I modernisti generalmente affermano che l’appartenenza alla Chiesa sia puramente interna, invisibile, indipendente dalla professione esterna di fede. Tutti i battezzati ne fanno certamente parte, anche gli eretici o gli scismatici, e per molti anche i pagani perché dicono che il Cristo si è unito a ogni uomo. La Chiesa comprenderebbe l’umanità intera, e la Chiesa cattolica sarebbe solo il segno visibile di questa vera superchiesa invisibile.
La Chiesa ha quattro caratteristiche, dette note, che sono articoli di fede (v. il Credo):
L’unità: è unica, non molteplice, e non divisa. Si può uscire dall’unità della Chiesa, ma la Chiesa non può perdere l’unità. Uno è il governo della Chiesa, uno il culto, una la fede.
La santità: Santo è il Capo della Chiesa, Gesù Cristo, santi i riti di cui è depositaria, santi devono essere i membri (ricordiamo che i santi in Cielo e le sante anime purganti sono i principali membri della Chiesa, ovviamente dopo le tre Persone divine).
La cattolicità: cioè la Chiesa è universale, adatta per sempre a tutti gli uomini di ogni luogo. Tutti i discendenti di Adamo possono farne parte allo stesso titolo (a differenza di quanto avveniva nell’Antica Alleanza).
L’apostolicità: la Chiesa si fonda sugli Apostoli, che hanno trasmesso la dottrina, il potere d’ordine e quello di governo.
Elementi essenziali e perpetui che per volontà del Cristo devono restare nella Chiesa militante (cioè quella che ancora è su questa terra) sono:
Il potere d’Ordine, ovvero la perpetuità di questo Sacramento che garantisce la santificazione dei fedeli. Esso ha otto gradi; il grado più elevato contiene gli inferiori. D’istituzione divina sono Episcopato, Presbiterato e Diaconato; d’istituzione ecclesiastica il Suddiaconato, l’Accolitato, l’Esorcistato, il Lettorato, l’Ostiariato. Si dividono a seconda del potere di cui dispongono sul Corpo di Nostro Signore o sulla preparazione delle anime che devono riceverlo.
Il potere di governo, detto anche giurisdizione, che dà l’autorità di fare delle leggi, stabilire delle pene, insegnare autorevolmente la fede. Gesù Cristo ha istituito due gradi: il Papato (potere di governare tutti e singoli i membri della Chiesa, e di insegnare a tutti infallibilmente) e l’Episcopato (da non confondere con l’Episcopato in quanto potere d’Ordine, benché normalmente siano uniti) che dà il potere di governare una parte precisa del gregge. La Chiesa ha istituito molti gradi intermedi (per delegazione). Nostro Signore dà tale potere al Papa, che lo comunica agli altri.
Questi elementi garantiscono visibilità e perpetuità a tutti gli altri.
Per i modernisti, la Chiesa ha due teste: il Papa e il Papa con i Vescovi (vedi quanto affermano in Lumen Gentium cap. 3). In realtà il Concilio Vaticano I insegna che il Papa solo ha il potere supremo su tutta la Chiesa. Dicono anche che i Vescovi non ricevono la giurisdizione dal Papa, ma da Gesù Cristo mediante l’ordinazione episcopale: confondono i due poteri dei quali si è detto sopra.
Vedi: Pio XII, enciclica Mystici Corporis.
Don Mauro Tranquillo