Il bollettino della sala stampa della Santa Sede dell'8 aprile riporta che papa Francesco ha deciso, durante una recente udienza concessa al cardinale Luis Ladaria, prefetto della congregazione per la dottrina della fede (CDF), di istituire una nuova commissione sul diaconato femminile. Il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L'Aquila, è nominato presidente della nuova commissione e padre Denis Dupont-Fauville, CDF, segretario. Le altre dieci persone nominate ufficialmente sono: Catherine Brown Tkacz; Domenico Cerrato, diacono, americano; Padre Santiago del Cura Elena, spagnolo; Dr. Caroline Farey, britannica; Barbara Hallensleben, tedesca; Padre Manfred Hauke, tedesco; James Keating, diacono, americano; Padre Angelo Lameri, italiano; Dr. Rosalba Manes, consacrata e biblista italiana; e la dott.ssa Anne-Marie Pelletier, scrittrice biblica di Parigi. O, secondo il principio di parità, 5 uomini e 5 donne ... Nessuno di questi membri faceva parte della precedente commissione incaricata di studiare la possibilità dell'ordinazione delle donne al diaconato. Secondo Lifesitenews, il professor Peter Hünermann, un teologo tedesco, ha affermato che il rapporto della Prima Commissione Vaticana sulle donne diacono ha concluso che "non ci sono prove storiche che le donne siano state ordinate diaconi nell'era patristica". Va ricordato che, secondo la tradizione unanime, nessuna donna è mai stata ammessa al sacerdozio o al diaconato. E la Chiesa ha sempre dichiarato che, secondo la rivelazione divina, solo l'uomo in senso maschile può ricevere il sacramento dell'Ordine. Questa dottrina fu definitivamente affermata da Papa Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis, del 22 maggio 1994: "Ecco perché, in modo che non ci possano essere dubbi su una questione di grande importanza che riguarda la stessa costituzione divina della Chiesa, dichiaro, in virtù della mia missione di confermare i miei fratelli (cfr Lc 22,32), che la Chiesa non ha in alcun modo il potere di conferire l'ordinazione sacerdotale alle donne e che questa posizione deve essere definitivamente mantenuta da tutti i fedeli della Chiesa". La dottrina fu dichiarata come appartenente al deposito della fede da una risposta del CDF, datata 28 ottobre 1995, firmata dal cardinale Ratzinger che recita come segue: "Domanda: dovremmo considerare come appartenente al deposito della fede la dottrina secondo cui la Chiesa non ha il potere di conferire l'ordinazione sacerdotale alle donne, una dottrina che è stata proposta dalla Lettera Apostolica Ordinatio sacerdotalis, da mantenere definitivamente? Risposta: Sì Questa dottrina esige un assenso definitivo perché si basa sulla Parola di Dio scritta, che è stata costantemente preservata e praticata nella Tradizione della Chiesa sin dall'inizio, ed è stata presentata infallibilmente dal Magistero ordinario e universale. Ecco perché, nelle circostanze attuali, il Sommo Pontefice, esercitando il suo ministero per confermare i suoi fratelli (cfr Lc 22, 32), ha espresso questa stessa dottrina con una dichiarazione formale, affermando esplicitamente ciò che deve sempre essere ritenuto, ovunque e da tutti i fedeli, nella misura in cui appartiene al deposito della fede". Infine, il cardinale Ladaria è ritornato sulla questione con un testo del 29 maggio 2018 in cui ha ricordato la natura definitiva di questo insegnamento. Afferma in particolare che "l'impossibilità di ordinare le donne appartiene alla 'sostanza del sacramento' dell'Ordine", vale a dire a quell'elemento del sacramento che la Chiesa non ha potere di cambiare. In effetti, il sacramento dell'Ordine, sebbene unico, comprende diversi gradi. Il Concilio di Trento affermò che comprendeva certamente il diaconato, il sacerdozio e l'episcopato. Tutto ciò che appartiene alla sostanza del sacramento si trova quindi in tutti i gradi. In questo caso, essere un uomo per riceverlo. Questo è il motivo per cui è proprio terrificante la creazione di una nuova commissione per esaminare un problema già definitivamente risolto. Quindi o si tratta di un giocattolo per divertire quelli che cercano di raggiungere l'impossibile; o la commissione si tradurrà in una vaga benedizione per delle "diaconesse" che non avranno il potere dell'Ordine, ma che sarebbero comunque un pericoloso precedente; o alla fine Francesco lascerà la commissione vegetare in attesa del suo successore. In ogni caso si tratta di un'assurdità e di un vero scandalo per i fedeli che ignorano la questione e che possono credere che si possa cambiare su questo punto, il che scuote il concetto stesso di infallibilità della Chiesa, come il cardinale Ladaria ha osservato nel testo sopra citato. Usquequo Domine, fino a quando, Signore! ...