Intervista concessa al sito cattolico di attualità e cultura riscossacristiana.it
di Cristiano Lugli - Corsia dei Servi, un luogo per la buona formazione. Una delle più grandi carenze nell’ambiente cattolico è sicuramente quella della formazione, particolarmente quella rivolta ai giovani. Molte persone vengono a conoscenza della Tradizione grazie alla Santa Messa di sempre, poi, una volta arrivate a comprendere i problemi che affliggono la Chiesa, si trovano perse in un calderone di informazioni che, spesso, non aiutano a formare alla vera dottrina della Chiesa, unico e solido fondamento per affrontare la tempesta in cui ci troviamo in questa epoca di dilagante apostasia. Corsia dei Servi è un sito prezioso che si dedica a colmare questo vuoto formativo. Ma è anche una Confraternita che offre ai suoi membri e ai suoi lettori la possibilità di abbeverarsi alla fonte del vero Magistero. Ne parliamo con Stefano Arnoldi, cofondatore e direttore della Corsia.
Dottor Arnoldi, vuole raccontarci quando e come è nata la Corsia?
Corsia dei Servi è nata nel maggio 2011, dopo un incontro privato, avvenuto il mese precedente, con il compianto cardinale Caffarra, per cui nutrivo stima e affetto. Fu lui a spronarmi nell’assecondare il progetto che avevo in mente. Di quel colloquio conservo gelosamente i consigli del cardinale e le confidenze sullo stato della crisi nella chiesa. Il primo passo è stato quello di fondare il sito internet della Corsia, perché con quello strumento si sarebbero raggiunte più persone. Poi, con il passare del tempo, si è dato avvio alla Confraternita della Corsia mediante l’unione di persone sparse qua e là che si incontrassero e si frequentassero per dare vita a piccole famiglie che approfondissero l’aspetto liturgico e dottrinale. In altre parole l’obiettivo è anzitutto quello di conoscere la nostra religione, salvaguardare la Fede, proteggerla, coltivarla.
Durante gli anni ha avuto un certo tipo di trasformazione?
Sì, ed è stato indubbiamente provvidenziale. Provo a riassumere in poche righe. All’inizio corsiadeiservi.it era la risposta a un non proprio identificabile disagio percepito nell’animo che spingeva, in coscienza, al dovere di realizzare un’opera cattolica in una società che troppo spesso eleva i disvalori ai valori, la falsità alla verità, il male al bene… Ci ha sempre animati il pensiero che non vi è nulla di più straziante di una vita vissuta mediocremente… Quel disagio, tuttavia, col passare del tempo è cresciuto: sconcertati da tanti sacerdoti e spesso anche scandalizzati da ciò che abbiamo personalmente visto e udito nella nostra come in tante altre parrocchie, abbiamo cominciato a non dare più nulla per scontato e a porci tante domande. Ci siamo messi quindi ad approfondire con scrupolo la nostra Fede e a studiare gli accadimenti storici che si sono verificati nella Chiesa. Il risultato: due sono le questioni. La prima è la scoperta di un’amara verità: la crisi spaventosa che dal Concilio Vaticano II sta flagellando la Chiesa. Tutti i cambiamenti, gli scandali, le eresie che sono stati imposti e propagati in ogni dove nel mondo cattolico dal 1962 fino ai giorni nostri si sono verificati in nome di quel Concilio. Ciò è avvenuto per opera di sacerdoti corrotti che sono riusciti a prendere il sopravvento nel governo della Chiesa: quella che un tempo era una minoranza iscariota del clero, oggi ne è divenuta la maggior parte. Questa la conseguenza di chi si è lasciato inebriare dai veleni propagati dal Vaticano II.
E la seconda questione?
È la constatazione che nei difensori della Tradizione vengono erroneamente annoverati sacerdoti, vescovi, cardinali e laici che intendono condannare gli effetti, ma non la causa della malattia: sono critici verso alcune bestialità prodotte dal Vaticano II ma difendono al tempo stesso quel Concilio. Questi confusionari finiscono per arrecare più danno alla Chiesa di un impenitente modernista: se velenosi sono i frutti significa che velenosa è anche la pianta che li produce. Eliminare i frutti ma innaffiare al tempo stesso la pianta che li genera avrà un solo risultato: quell’albero continuerà a produrre frutti cattivi. Ragion per cui occorre rimanere molto vigili per non scambiare lucciole per lanterne e non correre il rischio di inseguire improbabili “salvatori della patria”. Fondamentale è approfondire ogni cosa, fidandosi esclusivamente del desiderio sincero e incontaminato di verità che alberga in ogni essere umano. Così abbiamo fatto e abbiamo trovato le risposte che cercavamo, soprattutto abbiamo trovato la Fede e la gioia di essere cattolici, anche se perseguitati. Questo si è tradotto nella Corsia, la quale si è perfezionata, o se vogliamo, anche trasformata seguendo la strada indicata dalla Provvidenza. Quasi senza accorgerci, ora Corsia dei Servi è una realtà, uno strumento reale al servizio della (vera) Chiesa.
Siete innanzitutto una Confraternita: ci spieghi in quale modo e con quale piano di vita si diventa membri della Corsia.
Essere membri della Corsia significa sostanzialmente impegnarsi a condurre un determinato stile di vita: la recita quotidiana del Santo Rosario, la partecipazione alla Santa Messa Tridentina, l’invocazione quotidiana dell’Immacolata, la lettura di testi spirituali e, se possibile, la partecipazione agli eventi organizzati dalla Corsia. Inoltre, con l’aiuto di Maria Santissima (a cui ogni membro è consacrato) ci proponiamo di vivere secondo il progetto che Dio ha su ciascuno di noi, intendendo fare di esso un’autentica testimonianza di vita cattolica.
Mi pare di capire che abbiate una particolare e forte devozione alla Madonna…
Assolutamente. Come si è detto, ogni membro della Confraternita ha il fermo obiettivo di corrispondere alla chiamata di Dio, realizzando la missione che gli è stata da Lui assegnata. Come non potersi affidare alla Madonna? È stata Lei l’Obbedientissima, la Serva prediletta del Signore: il suo “Sì!” alla chiamata di Dio è per noi l’unico esempio che conta, il preziosissimo insegnamento di vita cattolica, che è l’adesione completa alla Volontà di Dio.
Qual è il compito che vi siete prefissati?
Vivere e morire da cattolici. E per farlo bisogna amare profondamente Cristo e la sua Chiesa, senza permettere al mondo di interferire. È ciò che hanno fatto tutti i Santi dall’inizio della Chiesa fino a questi tempi, combattendo con il solo aiuto di Dio contro il mondo intero che cercava di distruggerli. Si pensi all’eroicità di San Pio da Pietrelcina, o a quella di monsignor Lefebvre: con il solo ausilio della Fede, hanno mantenuto la cattolicità, pur soffrendo molto nel vedere il terribile flagello che ha colpito la Chiesa. Dobbiamo anche noi imitarli, mantenendoci saldi nella nostra Fede, unica speranza di salvezza. Non possiamo farci abbindolare dal mondo, che oggi offre una chiesa più “comoda” e moderna, ma assai dannosa per le nostre anime: in nome dell’obbedienza che dobbiamo prima e soprattutto a Dio, dobbiamo rifiutare qualsiasi imposizione erronea ed eretica che distruggerebbe il nostro Credo.
Vuole dirci che posizione avete rispetto all’attuale situazione nella Chiesa?
Nell’attuale situazione della Chiesa, stiamo combattendo contro la più grossa e dannosa delle eresie: il modernismo. In nome di questa dottrina, a partire dal Concilio Vaticano II la Chiesa è stata terribilmente sfigurata, e al suo posto è comparsa una nuova chiesa, che indirizza le anime alla perdizione. Queste saranno pure percepite come parole durissime, ma è così. L’ignoranza per quanto riguarda la dottrina cattolica è abissale, tutto è stato oscurato per impedire alle anime di ricorrere ai mezzi di santificazione. E come se non bastasse c’è un clero apostata che inganna i fedeli, facendoli credere che una chiesa moderna è una chiesa più adatta ai nostri tempi, mentre la Chiesa dei nostri Padri viene continuamente infangata e derisa. Non ci si accorge dell’enorme eresia che è insita in un tale pensiero: Gesù Cristo è stato, è e sarà sempre lo stesso, la stessa ed unica Verità, che non può cambiare in nome dei “tempi che corrono”! Non ci si accorge che oggi la chiesa di Giuda sta rovesciando tutto ciò che ha fatto e tramandato la Chiesa di San Pietro, a partire dal Santo Sacrificio della Messa! E il risultato è la perdita di ogni tipo di devozione, tutto viene ricoperto dal sentimentalismo, ci si dimentica delle leggi di Dio per non “urtare la sensibilità dei peccatori e dei non cattolici”, e così via, fino all’inevitabile e graduale perdita della Fede. La Corsia ha l’obiettivo di denunciare tutte queste eresie, tutti questi comportamenti anticattolici, rimanendo fedele all’unica vera Chiesa di Cristo.
E per quanto riguarda il Santo Sacrificio della Messa?
Il Santo Sacrificio della Messa è il cuore della Chiesa. Non ci sono dubbi: l’unica vera Santa Messa è quella che hanno celebrato tutti i Santi sacerdoti e per la quale la Chiesa è sempre stata ricolma di anime Sante, poiché la sola e unica dispensatrice di Grazie, il solo ed unico Sacrificio gradito a Dio. Ci riferiamo ovviamente alla Santa Messa Tridentina, o comunemente detta “in latino”. Per quanto riguarda la nuova messa, che è sempre più nuova a seconda delle varie interpretazioni del ministrante, piena di errori e irriverenze al Santissimo, spesso sacrilega, velenosa per la conservazione della Fede, è nostro dovere evitarla: è proprio questa nuova messa riformata la causa di tutti i mali della Chiesa. Non c’è bisogno di dire di più; la nuova messa è già stata abbondantemente studiata, denunciata e condannata da molti santi sacerdoti, che più di tutti hanno il diritto di essere ascoltati e obbediti. Assistiamo, per quanto possibile, alla Santa Messa Tridentina, la sola che possa sostenere la Santa Chiesa.
Il vostro impegno nella formazione alla sana dottrina cattolica si rivolge in particolare ai giovani?
Certamente, il sito è nato anche per rivolgersi ad un pubblico giovane. Per gli adolescenti, ad esempio, un grosso problema può essere contrastare l’aria liberale e atea che si respira ormai in tutte le scuole; per i più grandicelli, che si trovano ad affrontare certi problemi morali in un mondo ambiguo e corrotto, è quasi impossibile trovare la risposta cattolica. Ecco perché la Corsia è accessibile anche ai giovani, per non far mancare loro uno strumento dove poter trovare la Dottrina, con cui potersi formare per essere capaci di affrontare il mondo. Nel 2014 la Corsia ha fondato anche un blog, intitolato Corsia Giovani. Sul blog compariva materiale molto vario, a seconda degli interessi dei giovani redattori, che si erano accorti dell’ignoranza di molti loro coetanei riguardo la dottrina o determinati temi di morale. Costatando che il materiale che compariva sul blog interessava molto non solo i giovani, ma anche il pubblico adulto, che vi trovava particolari tematiche affrontate con la semplicità e chiarezza proprie dei ragazzi, si è deciso di inglobare il blog Corsia Giovani nel sito Corsia dei Servi beneficiando così di una piattaforma in grado di ampliare i contenuti. Ora, la redazione di Corsia Giovani opera nell’intero sito della Corsia, fornendo sana formazione cattolica a chiunque, sia un bambino che un adulto.
Eppure qualcuno dice che il cosiddetto ambiente tradizionalista sia composto solo da persone di una certa età…
Semmai è il contrario! Sono i giovani che hanno più bisogno di conoscere e amare la Tradizione: saranno loro i futuri sacerdoti, le future suore, i futuri genitori, i futuri membri del Corpo di Cristo. È l’anima giovane, più di tutte, che ha sete di verità: Lasciate che i bambini vengano a Me… Se non diventerete come i bambini non entrerete nel Regno dei cieli disse Gesù, proprio perché le loro anime ancora pure e innocenti sono le delizie del Signore, quelle che Lo capiscono meglio di tutti, quelle che Lo consolano più di tutti. Bisogna far conoscere soprattutto ai giovani la Tradizione, fin da piccoli, facendo respirare loro la serenità della vita in unione con Dio. Oggi l’ambiente tradizionalista è composto anche dai giovani, grazie alle numerose famiglie che hanno capito questa necessità e che si adoperano nel migliore dei modi per crescere santamente i figli. Gli stessi ragazzi di Corsia Giovani cercano di diffondere la Tradizione tra i loro coetanei, come del resto fanno tanti altri giovani cattolici. Così fanno i ragazzi, sicuramente con molto più entusiasmo e senza troppi scrupoli, e così dobbiamo fare tutti.
Godete anche di un’assistenza spirituale?
Sì, siamo in contatto con alcuni sacerdoti che hanno deciso di rimanere fedeli alla Tradizione a qualunque costo, anche subendo ingiustissime e feroci persecuzioni da parte dei loro superiori (per inciso, non sono biritualisti, ma celebrano nel solo e unico modo possibile la Santa Messa, cioè in rito tridentino). Questi sacerdoti sostengono noi fedeli nella lotta in difesa della Tradizione, chi amministrando i Sacramenti in rito tridentino, chi celebrando la Santa Messa, chi ricoprendo il ruolo di direttore spirituale, chi facendo conferenze di attualità e spiritualità, chi inviandoci del materiale utile da leggere e meditare. Tuttavia, il numero è molto ristretto, e perciò siamo alla ricerca di altri sacerdoti amanti della Chiesa di Cristo che possano sostenerci. A loro va la nostra sincera devozione e specialmente le nostre particolari preghiere, confidando che Dio non ci farà mai mancare i suoi Sacerdoti.
In questo tempo di crisi spirituale, etica e morale, su cosa pensa sia fondamentale insistere?
É fondamentale insistere sulla formazione cattolica di ciascuno per vivere da autentici cattolici. Leggiamo il Vangelo: Chiunque ascolta le mie parole e le mette in pratica, sarà paragonato all’uomo saggio, che si è fabbricato la casa sulla roccia. E cadde la pioggia, e strariparono i fiumi, e i venti soffiarono e infuriarono contro quella casa, ma essa non è crollata, perché era piantata sulla roccia. (Mt 7, 24-25). Per combattere questi tempi così oscuri, dobbiamo dunque costruire la nostra fede e la nostra vita sull’irremovibile roccia della Tradizione: questa infallibile trasmissione della Verità sopporta le tribolazioni e le persecuzioni, squarciando gli errori e le eresie che la vogliono sommergere. Il solo ed unico modo che abbiamo per restare saldi nella Fede è conoscere l’immenso tesoro della Tradizione, e aggrapparci ad esso con tutte le nostre forze! Ma oggi il mondo ha oscurato questo ineffabile Patrimonio, perciò dobbiamo impegnarci a riscoprirlo e praticarlo, altrimenti saremo perduti. Niente di più vero di ciò che disse mons. Lefebvre: Chi non approfondisce la propria religione, diviene prima o poi un traditore. Ed è proprio così. È’ talmente grave la situazione della Chiesa che moltissimi cattolici si trovano in uno stato di assoluta confusione, finendo per vivere come ognuno si sente di fare. Ma il cattolico non vive così. Il cattolico vive come Dio gli dice di fare, senza pensare a ciò che diranno gli altri, senza menzogne per nascondersi, senza rinnegare la propria fede, soprattutto senza farsi trascinare dagli errori del mondo. Approfondiamo la nostra Fede, conserviamo la Santa Messa, conosciamo gli insegnamenti che Gesù Cristo ha tramandato per secoli nella Tradizione e operiamo di conseguenza. Il buon cristiano agisce sempre conforme al fine per il quale è stato creato: come ci insegna il catechismo di San Pio X, Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell’altra in Paradiso.