Perché Dio è detto Creatore del cielo e della terra? Dio è detto Creatore del cielo e della terra, ossia del mondo, perché lo fece dal nulla, e fare dal nulla è creare.
Nel primo libro della Bibbia, la Genesi, troviamo la descrizione della Creazione:
In principio Dio creò il cielo e la terra (...) E Dio disse: “Sia la luce”, e la luce fu (...) Disse ancora Dio: “Sia il firmamento (...)” Dio fece il firmamento e separò le acque che erano sotto da quelle che erano sopra (...) E disse: “Germini la terra erba verdeggiante, e faccia seme e piante fruttifere” (...) Dio creò i grandi pesci e tutti gli animali che hanno vita e moto (...) Li benedisse dicendo: “Crescete e moltiplicatevi” (...) Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, maschio e femmina, e li benedisse dicendo: “Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra, e assoggettatela (...)” (Gn c.1)
Creare significa fare dal nulla qualche cosa, servendosi di nulla. L’uomo non può creare, può solamente costruire, servendosi del materiale che trova a sua disposizione. Dio invece nella creazione si serve solo della sua Potenza, della sua Sapienza, della sua Bontà infinita e di tutte le sue perfezioni.
Tutto ciò che esiste riceve l’essere, l’esistenza, la durata, tutto, da Dio.
RIFLETTO:
Noi siamo creature di Dio, e come tali dobbiamo a Lui amore e obbedienza indefettibili.
ESEMPIO:
Una pia donna di nome Armella non sapeva leggere i libri stampati, ma sapeva leggere molto bene il libro della natura. Tutto le parlava di Dio. Diceva di se stessa: “Quando vedo i pulcini rifugiarsi sotto le ali della chioccia, penso al Salvatore, che si è paragonato ad una madre piena di attenzione per i suoi piccoli e mi ha insegnato a rifugiarmi sotto le ali della divina Provvidenza. Osservando le spighe e gli alberi che si piegano al soffio del vento, mi domando: Mio Dio, perché non ho tanta buona volontà da inchinarmi sotto il soffio dello Spirito Santo e lasciarmi guidare e dirigere da Lui?”
Il mondo è tutta opera di Dio? Il mondo è tutto opera di Dio; e nella sua grandezza, bellezza e ordine meraviglioso, ci mostra la potenza, la sapienza e la bontà infinita di Dio.
L’universo è la via naturale per conoscere, amare e servire Dio, modello, principio e fine di tutte le cose. Dalla grandezza del Colosseo abbiamo un’idea della potenza degli antichi Romani, dalla Divina Commedia conosciamo la sapienza dell’autore... dalle opere noi conosciamo le qualità dei loro autori. Per questo motivo, la grandezza, la perfezione, l’ordine meraviglioso del mondo sono tutte manifestazioni della potenza, della perfezione, della sapienza di Dio.
Consideriamo ad esempio le stelle: il Sole è centosessanta volte più piccolo della stella Antares, che a sua volta è più piccola della stella Alfa di Ercole, più piccola della stella Betelgeuse di Orione, ancora più piccola di Mira della Balena, il cui diametro è più del triplo la distanza terra-sole. E noi siamo raggiunti dalla luce di alcune stelle solo un miliardo di anni dopo! Come non pensare alla grandezza di Dio, che contiene tutto questo?
O ancora, gli atomi, di misura infinitesimale, sono un piccolo universo con elementi-forse rotanti l’uno attorno all’altro in perfetto equilibrio. La sapienza di Dio è infinita!
E perché Dio ha creato tutte queste meraviglie? Perché è buono, perché il suo amore si diffonde e si comunica alle creature, perché vuole la felicità dei suoi eletti ai quali ha asservito tutto l’universo!
Dio creò soltanto ciò che è materiale nel mondo? Dio non creò soltanto ciò che è materiale nel mondo, ma anche i puri spiriti; e crea l’anima di ogni uomo.
Veronica Tribbia - Dal Catechismo di San Pio X