Al demonio resta poco tempo

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Il tempo che Dio ha concesso al demonio sta per terminare. Di questo, possiamo essere certi. Lo scriveva già nel 1712, un grande santo, Luigi Maria Grignion de Montfort, nella sua opera principale, il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine.

Scriveva San Luigi Maria Grignion de Montfort: 

«Prevedo molte belve arrabbiate, che arriveranno con furia per strappare con i loro denti diabolici questo piccolo scritto e colui del quale lo Spirito Santo si è servito per scriverlo, o almeno per avvolgerlo nelle tenebre e nel silenzio di un baule, affinché non venga Lui conosciuto; costoro anzi attaccheranno e perseguiteranno quelli e quelle che lo leggeranno e cercheranno di metterlo in pratica». 

A un certo punto della sua opera, che rimase nascosta per 130 anni, Monfort tratta così il tema degli Apostoli degli ultimi tempi: 

«Maria deve risplendere più che mai in questi ultimi tempi per misericordia, efficacia e grazia. In misericordia, per ricondurre e accogliere con amore i poveri peccatori e gli sbandati che si convertiranno e torneranno alla Chiesa cattolica; per efficacia, nei confronti dei nemici di Dio, i non credenti, gli eretici, gli islamici, gli Ebrei, gli atei induriti, che reagiranno fortemente, con promesse e con minacce, per sedurre e traviare tutti quelli che saranno loro contrari; e infine deve risplendere per grazia, animando e sostenendo i valorosi soldati e i fedeli servitori di Gesù Cristo, mentre combatteranno per il Vangelo. Maria, infine, deve risultare terribile contro il demonio e i suoi seguaci, ‘terribile come schiere a vessilli spiegati’, soprattutto in questi ultimi tempi; il demonio infatti sa che gli resta poco tempo, anzi meno che mai, per condurre le anime a perdizione; egli quindi raddoppia ogni giorno i suoi sforzi e le sue lotte, e presto susciterà crudeli persecuzioni, provocherà terribili insidie ai fedeli servitori e ai veri figli di Maria, nei confronti dei quali si trova maggiormente in difficoltà».

Monfort aggiungeva: 

«Infine dobbiamo sapere che saranno dei veri discepoli di Gesù Cristo, che camminano sulle orme della sua povertà, dell’umiltà, del disprezzo del mondo e della carità, insegnando la via stretta di Dio nella pura verità, seguendo il santo vangelo e non le massime del mondo, senza vivere in ansia né avere soggezione per nessuno, senza risparmiare, o farsi condizionare, o temere nessun mortale per potente che sia. Avranno nella loro bocca la spada a due tagli della parola di Dio; sulle loro spalle porteranno lo stendardo della Croce, segnato dal sangue, il crocifisso nella mano destra e la corona del Rosario nella sinistra, sul loro cuore i santi nomi di Gesù e di Maria, e in tutta la loro condotta si ispireranno alla semplicità e alla mortificazione di Gesù Cristo. Ecco i grandi uomini che verranno, ma che Maria farà sorgere per ordine dell’Altissimo, per estendere il suo impero su quello dei non credenti, dei pagani, dei Musulmani. Ma quando e come avverrà questo? Dio solo lo sa, noi dobbiamo tacere, pregare, desiderare e attendere: ho sperato, ho sperato nel Signore».

Tutto questo, Monfort lo scriveva oltre tre secoli fa, ma noi sappiamo che la nostra dimensione del tempo non è quella di Dio. Il tempo di Dio è quello dell’eternità e la nostra stessa vita è una piccolissima cosa rispetto all’eternità. Non sappiamo, quindi, quando accadrà. Quel che sappiamo è che accadrà. L’unica cosa da fare è quella che consigliava Monfort; tacere, pregare, desiderare e attendere. Non disperare mai, ma sperare nel Signore, protetti dal manto di Sua Madre.

 

Danilo Quinto (daniloquinto.tumblr.com)


Documento stampato il 23/11/2024