Annientate i Francescani dell'Immacolata!
DALLA VISITA APOSTOLICA ALLA PULIZIA ETNICA. CON L'ORDINE DI NON FARE PRIGIONIERI. LA VENDETTA TRASVERSALE DI GESUITI, CAPPUCCINI, VATICANO.
[...] C’è da mettersi le mani nei capelli per il raccapriccio, la crudeltà così tipicamente clericale, il sadismo e le vendette trasversali che sembrano quasi essere “l’altro voto” dei religiosi, se c’è da sbranare gli altri fratelli: tutte cose che si stanno consumando ai danni dei figli diPadre Manelli. Cattiverie da preti, peggio: da Cappuccini. Tipica, tipica cattiveria tra religiosi, della quale la storia ecclesiastica ci offre ampie prove: il maggior numero di frati e monache oggi santi, hanno subito il martirio non ad opera di infedeli, ma dei loro stessi confratelli e consorelle, fra le chiuse mura dei conventi. E alla crudeltà, oggi, nel caso dei F.I., si aggiunge la vessazione diuturna, specie del vecchio stanco e taciturno Fondatore, Stefano Manelli.
So solo che tutto questo non è opera di Dio, ma dell’invidia del demonio: se poi è solo una prova tremenda che Dio, al pari di Padre Pio, ha voluto imporre loro, allora non potrà che trionfare la giustizia in finale, e l’Ordine essere riabilitato, purificato e fortificato nello spirito, solo sfoltito dai rami secchi, pronto a germogliare di nuovo. Ma non ci credo: resto all’ipotesi del sadismo da fratacchioni sazi e indifferenti, e all’invidia loro e del demonio. Sono anche gli ultimi spasmi mortali nell’agonia degli ordini religiosi storici, che si avviano, non sempre con la massima dignità possibile, verso l’estinzione.
Insomma, ve la butto lì in soldoni. I gesuiti – sul cui carisma io ho ogni riserva e ho un quadro in camera da letto del papa che li soppresse, Clemente XIV – i gesuiti, dunque, che sono il fenomeno ad alto livello di massimo sbandamento teologico, disciplinare, ecclesiale da almeno 50 anni, sono diventati quel che son diventati ma restano però ancora potenti, e a maggior ragione oggi, con un papa che ragiona come loro, perché da loro proviene, sebbene “old style”… quasi.
E come diceva Pavese “non si sollevano impunemente gli occhi a una dea, neppure alla Quercia, la regina delle cime”. E i numeri uno erano e restano – di quel che rimane del panorama religioso almeno – sempre loro: è la loro scuola che domina tutte le cattedre negli atenei cattolici, dove si è sostituito l’insegnamento del cristianesimo con il rahnerismo, e, in America latina, con il liberal-marxismo talora persino armato, populista in ogni caso.
Ecco, questi qui, si sono visti per la prima volta fare a pezzi, con un rigore stringente, i loro idoli di carta, i Rahner e compagni gesuitici, proprio dai fraticelli Francescani dell’Immacolata, che fino a un momento prima neppure vedevano, come fossero vermiciattoli ai piedi del gigante egoista, e che poi, una volta messi a fuoco, hanno guardato con disgusto e disprezzo.
Che presto è diventato sacro furore, scoprendo che il piccolo, umile Davide aveva fatto centro con la fionda nell’occhio del grande e superbissimo Golia. Vendetta, tremenda vendetta è stato l’urlo del Gigante Egoista.
Da qui è partito l’ordine, una volta fatto fuori il detestato Benedetto XVI, di radere al suolo l’Ordinedei Francescani dell’Immacolata, con la consegna di “non fare prigionieri”. Un vero mandato con licenza d’uccidere. E in una congiunzione astrale perversa, hanno trovato dei complici di altissimo livello fra i palazzi apostolici; e la manovalanza, i killer professionisti tra le altre famiglie francescane.
Ossia quei Cappuccini che non solo non vogliono essere disturbati nel loro mortale proposito eutanasico e suicida con iniezioni letali di modernismo e lassismo; ma che sono verdi di rabbia e invidia nel vedere i loro seminari ridotti al rimbombo dell’eco di ritorno dei loro vaniloqui e di quel parlarsi addosso irenico e da rompete le righe, stante il vuoto di vocazioni… mentre questi qui, questi apprendisti stregoni dell’ultima ora, i manelliani, avevano i seminari pieni. Insopportabile, per loro, per i francescani storici!
Vedevano nel giovane e florido pullulare di zelo e vocazioni dei FI, l’immagine deformata del loro fallimento e del presagio di morte imminente. «E pensare» si dicevano «che a tappe forzate abbiamo applicato tutta l’agenda progressista, secolarizzante e modernista… e il risultato qual è? Che chiudiamo un convento al giorno. Mentre questi mocciosi qui… così… antichi… preconciliari… antimodernisti… così antimondani, questi ne aprono a momenti uno al mese!». Gli avrebbero strappato il cuore con le loro mani, avessero potuto.
E in effetti possono adesso, dopo l’abbraccio fatale con i gesuiti, troppo astuti per sporcarsi le mani in prima persona nello strozzare e spennare i poveri fraticelli dell’Immacolata: lo lasciano fare agli “utili idioti” delle altre famiglie francescane, perché il regolamento di conti assuma i colori scarlatti del delitto in famiglia, per l’efferatezza che solo chi ti è consanguineo (la vecchia storia di Caino) può avere. E per quella contiguità fra vittima e carnefice che permette di non destare sospetti e soprattutto di non fallire il colpo.
Insomma, signori, così stanno le cose: è in atto una vera e violentissima pulizia etnica che ha congiurati di altissimo livello, interni ed esterni.
Non vogliono riformare i Francescani dell’Immacolata: vogliono sterminarli tutti quanti nel più breve tempo possibile, circa e non oltre 12 mesi. E chiudere così la faccenda: non sopportano oltre sentir dentro la Chiesa gente parlar di “ortodossia”, “retta teologia”, “tradizione” e persino parlare in latino, e tutto quanto dicono dopo aver a fondo studiato, il che li rende, ai loro occhi secolarizzati, “pericolosi rivali”. Li sterminino! Tutti!
Dopodiché i gesuiti a qualsiasi livello, si dichiareranno soddisfatti; gli altri francescani tireranno un sospiro di sollievo; il Superbissimo interno all’Ordine (al quale profetizzo che la sua vicenda personale presto terminerà nella cronaca, sebbene non so di che colore) che ha fatto da cavallo di Troia otterrà quel che ha sempre desiderato dal primo momento, ossia una fulminante carriera curiale, alla quale ha sacrificato col tradimento il suo stesso padre e i fratelli; certi altissimi personaggi vaticani potranno finalmente dire “un pensiero di meno!”.
Cosa c’è di più demoniaco di tutto questo simbolico sangue fratricida così copiosamente versato? Caino, sempre tu! E al divorarsi tra di loro, si aggiunge la stupidità: come quella del commissario (ma sarebbe più lecito dire “becchino”) cappuccino, chiamato a liquidare i FI, il padre Volpi, molto “sinistro”, specializzato nell’emettere “comunicati” br-style sui fraticelli che sono un capolavoro di oltraggio alla grammatica italiana, all’analisi logica e al codice di diritto canonico; e dove sprizza più livore viscerale e sordido da “e io ve la faccio per dispetto” che non esempi di equilibrio, raziocinio, umanità e pietas cristiana.[...]
Allora, visto che ogni tanto mi rimproverate di sapere cose che poi non vi divulgo mai (ma è proprio per questo che me le vengono a dire – ma poi non è vero, perché col contagocce lo faccio, talora affondando una supposta o una allusione velenosa qua e là in un profluvio di parole che parlano apparentemente d’altro) vi riporto testuale quanto una mia fonte vicinissima al Padre Manelli, laica ma interna e oserei dire intima m’ha riferito. Ecco, vi riporto il sunto di alcune sue soffiate:
[...] «Oggi è arrivata un’altra lettera del commissario Volpe in cui informa che dispone con esecuzione immediata la chiusura di tutti i seminari dei francescani, la sospensione delle ordinazioni diaconali e sacerdotali per un anno, lo spostamento degli studenti in teologia nelle università pontificie dell’Urbe o Benevento, la sospensione del VO e il ripristino esclusivo del NO “come unica e vera forma liturgica”, la sospensione di ogni pubblicazione e diffusione editoriale di Casa Mariana (la casa editrice delle suore), interruzione di ogni rapporto con le suore Francescane (a suo dire troppo ingerenti verso i frati) ivi incluse le clarisse, sospensione di tutti i gruppi di laici (MIM e TOFI). Chi non accetterà tali disposizioni sarà immediatamente dimesso dall’istituto. Verranno messe in atto tutte le iniziative canoniche, civili e penali per il reintegro dei beni mobili e immobili nella disponibilità dell’istituto.
Fraternamente vi abbraccio e impartisco a tutti e a ognuno la serafica benedizione».
Alla faccia (ndr) , direbbero a Roma: pare il fratacchione cappuccino che faceva da spalla al boja dando l’assoluzione sul patibolo al condannato a morte.
“Ma quali sono le colpe davvero dei Francescani dell’Immacolata?”, chiedo al mio interlocutore, e in effetti ammette che qualche problema c’è:
«Comunque dalla lettera lui [p. Fidenzio Volpi] non accetta che qualcuno abbia alzato la voce per quello che è successo e attribuisce le colpe ad un eccessivo “personalismo” nell’Ordine nei confronti di Padre Stefano Manelli, il che è anche vero ma questo succede ogni volta che c’è una persona dotata di un forte carisma (tanto per restare nella Chiesa un Giovanni Paolo II o lo stesso Francesco)
«A questo aggiungiamo l’ostracismo contro il Motu Proprio di Benedetto XVI e la questione teologica del Vaticano II. E il gioco è fatto. Ecco quindi lo smantellamento dei seminari perché a suo dire si insegnano eresie, la proibizione del V.O., e la “riprogrammazione” dei giovani secondo il modernismo dei seminari romani, lo spostamento per il mondo dei formatori fedeli».
Conclude questa mia fonte:
«Intanto 3 frati su 18 che a settembre avevano ricevuto i primi voti, se ne sono andati perché il percorso non è più quello che avevano scelto e non sanno più cosa fare».
Coraggio, il meglio è passato!
Ora aspettiamo l’opera della Provvidenza, dopo quella di Lucifero, Caino e Mammona.
Antonio Margheriti Mastino (PAPALEPAPALE.com)