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Devozione al SS. Cuore di Gesù

Tutti i buoni pensieri ed affetti, tutte le buone parole ed opere indirizzate al Signore da un'anima in grazia di Dio, possono dirsi tanti atti d'amore di Dio e sono meritevoli di premio eterno. Però a rendere tali tutte le azioni, il cristiano si figuri di avere la sua abitazione nell'amabilissimo Cuor di Gesù, operando sempre per dar gusto a questo Cuore; cosicché qualunque cosa faccia, tutto intenda di fare in unione a quel Cuore benedetto, e viva in ciascun giorno come se fosse l'ultimo della sua vita, ripetendo con l'Apostolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”. Oh come si santifica l'anima, dice un pio autore, in quella gran fornace del divino amore! E quindi quanto santa e meritorie cosa è abitare anche solo in spirito nell'amorosissimo Cuor di Gesù, al quale è strettamente unito il Cuore purissimo di Maria!

Il cristiano desideri in ogni momento di sua vita di amare il Cuore di Gesù coll'amor di Maria, e il Cuor di Maria coll'amor di Gesù; faccia loro l'offerta del proprio cuore, offrendo anche l'amor ardentissimo che a loro hanno portato e porteranno in eterno tutti gli Angeli e Santi del Cielo, i giusti della terra e tutti quelli che vi saranno sino alla fine del mondo.

S. Francesco di Sales non poteva contenere la sua gioia, allorché si trasportava nel Cuore ferito del caro Gesù; ed invitava tutte le anime devote a ritrovarsi là, anzi a dimorare di continuo in quella santa abitazione.

Alla Beata Maria Margherita Alacoque comparve Gesù e disse: “Eccoti il mio Cuore, sarà esso il luogo di tua perpetua dimora; ivi abitando potrai conservar senza macchia la veste d'innocenza, di cui ho rivestita l'anima tua”.

Santa Geltrude così pregava lo Sposo celeste: “O Gesù, mia dolce speranza, deh! Fate che il vostro Cuore, ferito per amor mio, sia il primo rifugio della mia anima, nell'uscire dal corpo”. I voti di questa grande amante del Signore furono esauditi; poiché, appena spirata, fu veduta l'anima sua partire dal corpo e volare immediatamente al Cuore di Gesù, ed insieme si vide questo Cuore aprirsi per riceverla e divenire il luogo del suo riposo in eterno.

Sono molte le Indulgenze che si applicano alla devozione del Sacro Cuore:

1. Indulgenza di 7 anni e 7 quarantene a chi devotamente visita l'Immagine del Sacro Cuore in qualunque chiesa, oratorio od altare, dove essa sia esposta alla pubblica venerazione, pregando con le solite condizioni, ecc. - Pio VI, 1799

2. Indulgenza Plenaria a chi pentito, confessato e comunicato visiti una chiesa, o pubblico oratorio, ove si celebra la festa del Sacro Cuore, pregando ecc. - Pio VII, 1815

3. A chi poi nel mese di giugno fa in pubblico o in privato speciali preghiere o devoti atti di ossequio al Sacro Cuore di Gesù, Indulgenza di 7 anni in ciascun dì, e Plenaria in un giorno di detto mese, purché confessato e comunicato preghi, ecc. - Pio IX, 1873

Coroncina per la solennità del SS. Cuore di Gesù (clicca qui)

Devozione dei nove uffizi del Sacro Cuore (clicca qui)

Offerta al SS. Cuore di Gesù

Io N. N. per esservi grato, e per riparare alle mie infedeltà, vi dono il mio cuore, ed interamente mi consacro a Voi, amabile mio Gesù, e col vostro aiuto propongo di non più peccare. (A chi fa questa Offerta innanzi l'immagine del Sacro Cuore di Gesù, Indulgenza di 100 giorni una volta al dì e Plenaria una volta al mese. Pio VII, 1807)

Offerta giornaliera al Cuore di Gesù

O Signor mio Gesù Cristo, in unione di quella divina intenzione, con cui Voi stesso in terra per il vostro SS. Cuore rendeste lodi a Dio, ed ora continuamente nel Sacramento Eucaristico ovunque lo lodate sino alla fine dei secoli, io durante questa intera giornata, neanche la più piccola parte eccettuata, ad imitazione del Sacratissimo Cuore della Beata Maria sempre Vergine immacolata, a Voi col più grande trasporto offro le mie intenzioni ed i pensieri, tutti i miei affetti e desideri, tutte le mie opere e parole. (Indulgenza di 100 giorni una volta al dì. Leone XIII, 1885)


Devozione al Cuore agonizzante di Gesù

Questa devozione tende ad onorare il S. Cuore di Gesù, che sostenne in tutta la vita, specialmente nella sua Passione, grandissimi patimenti interiori per la salute delle anime; e di ottenere, per i meriti di questa lunga agonia, una buona morte alle centosessantamila persone circa che muoiono ogni giorno nel mondo intero.

Oggi pertanto un numero così spaventoso di persone cade vittima della morte per comparire al tremendo tribunale di Dio Giudice, e poi cominciare o un'eternità di gaudio o un'eternità di tormenti! Ahimè quante migliaia di queste persone saranno in peccato mortale! Una buona confessione, o non potendo, almeno un atto di contrizione perfetta può strapparle ancora dall'inferno! Perciò preghiamo con impegno, riflettendo che anche noi ci troveremo, e forse più presto di quel che pensiamo, a quell'ultimo momento che dovrà decidere della nostra sorte per tutta l'eternità.

Se adesso apriamo i nostri cuori alla compassione e alla misericordia, pregando per i nostri poveri fratelli moribondi, possiamo sperare che i Cuori SS. di Gesù e di Maria si apriranno nel punto di nostra morte a nostro conforto e salvezza. Ricordiamo quanto dice S. Agostino: “Hai tu salvato un'anima? Ebbene sappi che hai assicurato la salvezza dell'anima tua”.

Orazione

O clementissimo Gesù, amante delle anime, vi prego per l'agonia del vostro Cuore SS., e per i dolori della vostra Madre Immacolata, di lavare nel vostro Sangue i peccatori di tutto il mondo, che si trovano ora in agonia, ed in questo giorno passeranno all'altra vita. Amen. (Indulgenza di 100 giorni ogni volta, e plenaria una volta al mese, recitandosi in tre distinti tempi, almeno tre volte al giorno per un mese. Pio IX, 1850 – Chi reciterà per gli stessi agonizzanti 3 Pater in memoria della Passione e Agonia di Gesù Cristo, e 3 Ave ai dolori sofferti dalla Beata Vergine nella detta Agonia, acquisterà 300 giorni di Indulgenza ogni volta, e Indulgenza plenaria una volta al mese. Pio VII, 1809)

Per gli agonizzanti

Eterno Padre, per l'amore che portate a S. Giuseppe, eletto da Voi fra tutti a rappresentarvi in terra, abbiate pietà di noi e dei poveri agonizzanti. Pater, Ave e Gloria.

Eterno divino Figlio, per l'amore che portate a S. Giuseppe, vostro fedelissimo custode in terra, abbiate pietà di noi e dei poveri agonizzanti. Pater, Ave e Gloria.

Eterno divino Spirito, per l'amore che portate a S. Giuseppe, il quale con tanta sollecitudine custodì Maria SS. vostra prediletta Sposa, abbiate pietà di noi e dei poveri agonizzanti. Pater, Ave e Gloria. (Indulgenza di 300 giorni una volta al dì. Leone XIII, 1884)