La Comunione dei Santi
Perché sono detti santi i fedeli che si trovano nella Chiesa? I fedeli che si trovano nella Chiesa sono detti santi, perché consacrati a Dio, giustificati o santificati dai Sacramenti, e obbligati a vivere da santi.
I cristiani nel Battesimo sono stati consacrati (cioè sottratti ad una vita profana e riservati ad una vita sacra) non solo con una semplice benedizione o un rito di consacrazione come si fa per gli oggetti, ma con un Sacramento: vengono dunque sottratti al potere del demonio, fatti figli e possesso di Dio, fratelli di Cristo, templi dello Spirito Santo.
Nell'uso quotidiano, si adotta la parola SANTO per indicare quei cristiani che in vita hanno praticato la virtù in modo eroico, che dopo la morte hanno confermato la loro santità con i miracoli concessi da Dio per loro intercessione, e che sono stati così solennemente canonizzati dalla Chiesa e proposti quali nostri modelli e protettori.
Tutti i battezzati sono chiamati ad imitare i santi, vivendo a loro volta una vita santa osservando in modo perfetto la legge di Dio. Riuscirà a raggiungere la santità chiunque crede fermamente alle verità rivelate da Dio e insegnate dalla Chiesa, osserva la Legge divina, fa uso frequente e devoto dei santi Sacramenti e pratica eroicamente la virtù.
RIFLETTO:
La Chiesa cattolica in ogni tempo ha prodotto molti e veri santi, comprovati da Dio col dono dei miracoli. Invece, le chiese separate sono infeconde di santi: non si vuol negare che anche tra i cristiani separati vi siano persone oneste e probe, ma nessuno potrà mai dimostrare che sia frequente la vera santità, quella eroica, degna di essere proposta all'imitazione dei fedeli e che sia stata attestata dal dono divino dei miracoli. Perfino Lutero parlava così della sua chiesa protestante: “Cominciando appena a farsi udire il nostro vangelo, ne seguì l'abominevole sedizione; si sollevarono le sette e gli scismi; onestà e disciplina divennero nomi vani, e ognuno volle fare ciò che gli piacque, secondo la sua malvagia inclinazione(...)”
Che significa Comunione dei Santi? Comunione dei Santi significa che tutti i fedeli, formando un solo corpo in Gesù Cristo, profittano di tutto il bene che è e si fa nel corpo stesso, ossia nella Chiesa universale.
Tutti i cristiani battezzati sono uniti nel Corpo mistico di Gesù Cristo e animati dallo Spirito Santo: Cristo è il Capo, lo Spirito Santo è l'anima e tutti i cristiani le membra.
In un corpo unico, il benessere deriva dal capo e dall'anima, e si riversa sulle membra. Allo stesso modo, tutti i membri del corpo mistico godono del bene che c'è e che si compie nella Chiesa dal Capo, all'anima, alle singole membra. Il bene di ognuno è il bene di tutti: quanto maggiore è il merito e l'opera buona dei singoli membri, tanto maggiore è l'afflusso di grazia e dei beni che si riversa su tutti.
Gli infiniti meriti di Gesù Cristo, quelli incommensurabili della Santissima Vergine, quelli di tutti i Santi e delle anime buone defunte o viventi, formano un tesoro di valore inestimabile, compongono la ricchezza di tutta la famiglia dei battezzati; questo infinito tesoro impreziosisce le opere buone di ciascuna anima, che a loro volta contribuiscono all'accrescimento del tesoro, a vantaggio di tutti.
L'unico ostacolo alla partecipazione dei frutti della Comunione dei Santi è il peccato, che divide spiritualmente da Cristo, priva della sua vita e della sua grazia, e chiude la via per cui vengono a noi i beni del corpo mistico. Finché l'anima di un cristiano è legata con affetto al peccato mortale e non ne è pentita, non potrà mai ricevere i benefici soprannaturali, perché separata dall'anima della Chiesa: Come il tralcio da solo non può dare alcun frutto se non resta congiunto con la vite, così neppure voi, se non rimanete in Me. Io sono la vite, voi i tralci (Gv 15, 1-7). Al contrario, l'anima di un cristiano in grazia di Dio è unita all'anima della Chiesa, e quindi partecipa alla comunione dei Santi in proporzione della carità che possiede.
RIFLETTO:
La santissima Vergine Maria, dopo il Figlio, partecipa in modo immensamente più perfetto alla Comunione dei Santi rispetto a qualsiasi altro membro della Chiesa, e riversa le sue ricchezze su tutti i sui figli, per i quali è mediatrice universale di tutte le grazie presso Dio.
ESEMPIO:
San Paolo descrive il corpo mistico di Cristo (1 Cor 12, 12-26).
Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, formano un corpo solo, così anche Cristo. Infatti noi tutti, o Giudei o Greci, siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, e tutti ci siamo abbeverati in un solo Spirito.Ora il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra.Se il piede dicesse: «Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo.E se l'orecchio dicesse: «Poiché io non sono occhio, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo.Se il corpo fosse tutto occhio, dove sarebbe l'udito? Se fosse tutto udito, dove l'odorato?Ora, invece, Dio ha disposto le membra in modo distinto nel corpo, come Egli ha voluto.Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo?Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo.Non può l'occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né la testa ai piedi: «Non ho bisogno di voi».Anzi quelle membra del corpo che sembrano più deboli sono più necessarie;e quelle parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggior rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggior decenza,mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava,perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre.Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
I beati del Paradiso e le Anime Purganti sono nella Comunione dei Santi? I beati del Paradiso e le anime del Purgatorio sono anch'esse nella Comunione dei Santi, perché congiunti tra loro e con noi dalla carità, ricevono gli uni le nostre preghiere e le altre i nostri suffragi, e tutti ci ricambiano con la loro intercessione presso Dio.
La Chiesa trionfante (i santi del Paradiso), la Chiesa purgante (i santi del Purgatorio) e la Chiesa militante (i santi della Terra) sono come tre anelli di una stessa catena, che è la carità. Infatti, la carità verso Dio e verso il prossimo è il legame che unisce le varie membra del corpo mistico nella comunione dei santi.
Le anime del Paradiso posseggono permanentemente e indissolubilmente la carità e la grazia divina, sublimata dalla visione beatifica di Dio; esse amano Dio e si amano vicendevolmente con amore perfettissimo, con il quale amano le anime del Purgatorio e noi, in quanto oggetti dell'amore di Dio.
Le Anime Purganti sono in grazia e posseggono la carità; sono anime care a Dio e Lo amano senza possibilità di perdere il suo amore col peccato.
Quando preghiamo i santi e beati del Cielo, onoriamo ed esaltiamo le anime predilette di Dio, i capolavori della sua immensa grazia. In questo modo ci rendiamo più graditi a Dio - perché attraverso i beati glorifichiamo Dio - e ai beati, che si allietano di tutto ciò che piace a Dio. Anche le Anime Purganti sono molto care a Dio, e potenti intercessori in nostro favore: attraverso le nostre opere buone, le preghiere e i sacrifici che offriamo a Dio in suffragio delle anime purganti, riusciamo ad estinguere o abbreviare le loro pene, perciò esse ricambiano le nostre preghiere e intercedono potentemente in nostro favore.
ESEMPIO:
Maria Santissima, ancora vivente sulla terra, mise in atto la sua potentissima intercessione in favore degli sposi di Cana di Galilea (Gv 2, 1-10).
Veronica Tribbia - Dal Catechismo di S. Pio X