La pratica dell'omosessualità grida vendetta al cospetto di Dio
Il catechismo di S. Pio X ci ricorda che la pratica dell'omosessualità è un peccato impuro contro natura ed è uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, cioè reclamano particolarmente un castigo anche in questa vita, oltre che l'inferno nell'altra.
Viviamo in tempi in cui la pressione internazionale sta cercando di far considerare le unioni omosessuali come normali, permettendo loro anche l'adozione dei bambini (come se potessero crescere in maniera equilibrata anche in tali circostanze!).
La legge naturale (che è Legge di Dio) e il buon senso provano esattamente il contrario. La Tradizione custodita dalla Chiesa è sempre stata chiara in merito.
Pertanto chi intende professarsi discepolo di Cristo, non può che sentirsi in dovere morale di respingere con tutta la forza di cui dispone e gridare finché avrà voce la perversità di tali leggi e progetti demoniaci che mirano a sovvertire la legge naturale, attentando persino l'innocenza dei bambini fin dalla più tenera età.
Questi sono tempi in cui a scandali susseguono scandali; il Male continua a fare proseliti e mai come ora è alla continua ricerca di anime da divorare e condure alla dannazione eterna.
Preghiamo e digiuniamo per la conversione di quei politici (soprattutto per quelli che hanno persino la spudoratezza di definirsi cattolici nonostante sia palese il loro vergognoso tradimento all'insegnamento di Gesù Cristo) che, lontani dalla Verità, si prestano a promulgare leggi malvagie e perverse;
preghiamo per quei sacerdoti e religiosi ormai privi di Fede che lavorano per il disfacimento della Chiesa cattolica.
Preghiamo per la conversione di questi disgraziati... Che San Paolo, illuminato da Dio, possa loro risvegliare la coscienza con le sue sacrosante parole: “Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi,poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa”. (Rm1, 22-32)
Padre Elia Schafer (lectiobrevis.blogspot.it)