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L'Estrema Unzione

L’estrema unzione è il sacramento istituito per il sollievo spirituale e temporale degli infermi in pericolo di morte.

Come sacramento fu istituito da nostro Signore Gesù Cristo, secondo l’opinione comune dei teologi, dopo la Sua Resurrezione, allo stesso tempo dell’istituzione del sacramento della penitenza. Come sacramento è segno efficace: effettua ciò che significa, ossia l’olio addolcisce e fortifica, e dunque esprime il fatto che la Grazia Divina addolcisce e fortifica l’anima tramite l’unzione.

Esponiamo brevemente l’oggetto di questo sacramento ed i suoi effetti.

I L’Oggetto del Sacramento

L’infermo deve essere stato battezzato ed essre stato capace di peccare. Qualcuno che non ha mai peccato, come un bambino prima dell’uso della ragione, non ha bisogno di questo sacramento. L’infermo deve essere altrettanto in pericolo di morte. Non basta che sia solo infermo; non basta che sia in pericolo di morte senza essere ammalato.

II Gli Effetti del Sacramento

San Giacomo nella sua lettera lo descrive in questi termini: “Chi è ammalato chiami a sé i presbiteri della Chiesa che preghino su di lui, dopo averlo unto con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato. Il Signore lo alzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati”.

Il Concilio di Trento commenta che l’essenza di questo Sacramento è : “la Grazia dello Spirito Santo di cui l’unzione lava i delitti (se ce ne sono ancora da espiare) e ciò che rimane dei peccati, cioè la punizione; solleva e conferma l’anima dell’infermo, suscitando in lui una grande fiducia nella divina Misericordia, per cui l’infermo è sollevato, sopporta meglio i disagi e i travagli della malattia, resiste più facilmente alle tentazioni del Demonio, e talvolta ottiene anche la salute del corpo, cioè quando conviene alla salvezza dell’anima”. (Trento S. XIV, Cap. 2)

In sintesi possiamo dire che questo Sacramento ha un effetto triplice:

i) solleva l’anima;

ii) lava il peccato: il peccato veniale (e la punizione dovuta ad esso), ed anche quello mortale secondo le disposizioni del moribondo;

iii) Talvolta effettua anche la sua guarigione.

Guardiamo ogni effetto a sua volta.

1) Il Sollievo Spirituale

Il sollievo spirituale elargito da questo Sacramento è della più grande utilità per il moribondo. Lui ha infatti bisogno di gran coraggio contro i timori della morte; tutto lo spaventa: il ricordo dei suoi peccati, la poca penitenza, i cattivi esempi dati, la prospettiva dell’avvenire, la presentazione della sua anima davanti al Tribunale di Dio, la sentenza del Sovrano Giudice, l’Eternità. Tutte queste paure vengono aumentate dal Demonio, che lo vuole spingere verso la disperazione.

Quale esempio del sollievo spirituale, ci riferiamo ad un missionario della Cina, che raccontava che i moribondi si facevano trasportare per dieci, venti, trenta ore per ricevere questo Sacramento. Molti morivano tornando a casa, ma felici e sollevati dalla Grazia divina ricevuta.

2) Il Perdono dei Peccati

Poiché l’estrema unzione è la preparazione immediata per il Cielo, deve togliere tutto ciò che possa ostacolare questo passaggio al prossimo mondo, cioè i peccati, anche quelli mortali, e la loro dovuta punizione. Questo sacramento opera secondo la disposizione del moribondo: secondo la sua contrizione per i suoi peccati. In questo modo può assolverlo dai suoi peccati anche senza la necessità della confessione.

3) La Guarigione del Moribondo

Il sacramento dell’estrema unzione non solo dà sollievo spirituale, ma può dare anche un sollievo temporale: ossia guarire l’infermo fisicamente, un effetto che non segue gli altri sacramenti. Ciò può avvenire se Dio ritiene utile la guarigione per la santificazione e la salute dell’anima. 

Vediamo, carissimi fedeli, il valore di questo Sacramento. I parenti devono prevederlo per tempo, senza sentimentalismo o scrupoli che il moribondo si possa spaventare al pensiero della sua morte imminente. Idealmente si amministra dopo la Confessione ed il Viatico.

 

Padre Konrad Zu Loewenstein